ACCOGLIENZA SAI COLOMBI L’accoglienza Colombi per minori stranieri non accompagnati è composta da 3 gruppi appartamento ubicati nello stesso complesso residenziale, ognuno dei quali accoglie 10 minori stranieri non accompagnati inseriti nel Sistema di Accoglienza e Integrazione.
DESTINATARI I destinatari dell’intervento sono Minori stranieri non accompagnati (MSNA, cittadini di paesi terzi o apolidi di età inferiore ai diciotto anni che entrano nel territorio degli Stati membri dell’UE senza essere accompagnato da una persona adulta responsabile per esso in base alla legge o agli usi, ovvero i minori che vengono lasciati senza accompagnamento una volta entrati nel territorio di uno Stato (vd. Dlgs n.85 del 7 aprile 2003 art. 2).
MODALITA DI FINANZIAMENTO Retta giornaliera erogata dal Comune di Roma. Enti invianti: Roma Capitale I gruppi appartamento sono gestiti in partenariato con la Cooperativa Il Cammino.
TERRITORIO DI INTERVENTO Città d Roma
OBIETTIVI L’intervento prevede la formulazione di un progetto educativo individualizzato (condiviso con il ragazzo ospite) al fine di trovare una base sicura sulla quale appoggiarsi e fidarsi per poter raggiungere gli obiettivi di sviluppo stabiliti nel progetto stesso. Ogni progetto sarà formulato tenendo sempre presente il supremo interesse del minore, le sue aspettative e competenze, il suo progetto migratorio, oltre ad essere condiviso anche dal tutore e aggiornato durante l’intero periodo di accoglienza. il progetto educativo individualizzato con lo scopo di: - sviluppare le capacità del ragazzo; - puntualizzare gli interventi da attuare e le esperienze da far compiere al minore, al fine di assicurargli le condizioni per un proficuo processo di crescita. - supportare e rafforzare le risorse personali del ragazzo al fine di raggiungere un’autonomia;
METODOLOGIA DI INTERVENTO Un contesto comunitario può essere uno strumento per individuare e coltivare le risorse positive dei ragazzi ospiti per facilitare e proporre loro un’identità, un’alternativa che probabilmente non sapevano di avere. Sono importanti i feedback che il ragazzo riceve dal gruppo degli operatori e degli altri ragazzi ospiti. Costruire una buona equipe di lavoro (l’equipe è poietica: conferisce colore all’identità) e lavorare costantemente sul gruppo dei ragazzi è quindi una metodologia efficace da adottare. Nella pratica educativa all’interno della comunità si è resa necessaria una convergenza di più modelli, parliamo di un modello “multifattoriale” o “complesso”. A grandi linee si possono scorgere due filoni di orientamento che subiscono nel lavoro di équipe un processo di simbiosi e di adattamento reciproco in un modello unico (quello appunto della complessità): questi due filoni di orientamento sono: · modello psicoanalitico; · modello sistemico – relazionale.
STRUMENTI E ATTIVITÀ
Le prestazioni offerte dal servizio sono in linea con gli obiettivi dello stesso. La scelta della comunità è quella di non avere dei laboratori interni per permettere ai ragazzi di usufruire delle possibilità che offre il territorio, anche in materia di sport e tempo libero. L’organizzazione delle attività svolte all’interno dei servizi residenziali segue un progetto finalizzato alla più ampia integrazione sociale del minore che comprende anche lo studio e l’inserimento lavorativo. L’organizzazione delle attività nella struttura è tale da creare le condizioni necessarie per assicurare agli ospiti: · pari trattamento per tutti i minori all’interno della struttura, quanto ad accuratezza, professionalità ed umanità, senza distinzione di fede, convinzioni politiche, etnia, sesso. · integrazione scolastica. I minori in età prescolare e scolare, per tutte le attività esterne alla struttura ed autorizzate dal responsabile, sono accompagnati dagli operatori o da persone autorizzate dalla struttura; i minori possono avere il consenso dal responsabile ad uscire dalla struttura anche autonomamente, valutate la maturità e le capacità personali. · un ambiente di vita che rispetti la cultura di provenienza, permettendo ai minori di personalizzare l’ambiente, compatibilmente allo spazio a disposizione; · il coinvolgimento costante delle famiglie nelle attività, per garantire la continuità dei rapporti familiari, nonché la possibilità di frequenti rientri in famiglia, ove ciò sia previsto dal piano personalizzato; · la promozione dei legami affettivi vecchi e nuovi; · le azioni formative e ricreative, di gruppo ed individuali tendenti a promuovere forme di integrazione sociale anche avvalendosi di strutture formative e ludico-sportive esterne; · l’integrazione funzionale ed operativa con gli altri servizi esistenti sul territorio.
Il servizio garantisce inoltre il soddisfacimento dei bisogni primari: · alloggio, vitto e assistenza tutelare diurna e notturna; · cura nell’igiene personale, nell’igiene dell’abbigliamento e dell’ambiente di vita; · interventi finalizzati al trattamento dell’evento problematico o traumatico; · interventi volti a favorire lo sviluppo armonico nelle sue componenti fisiche, affettive, emotive, cognitive e sociali; · prestazioni in collaborazione con figure professionali specializzate nel caso di esigenze specifiche.
RETE E TERRITORIO Il lavoro di rete è una metodologia ma è soprattutto un modo di pensare, di lavorare, di occuparsi dei bisogni sociali. La rete è formata dai nodi: persone, famiglia, gruppi; e dai fili: relazioni. Il servizio lavora stabilmente in rete con tutti gli attori territoriali che a diverso titolo partecipano al progetto educativo del minore: Servizi sociali territoriali, servizio sociale del Ministero della Giustizia (U.S.S.M.), Tribunale per i minorenni di Roma, Servizio materno infantile Asl RMB, centri di formazione professionale, scuole medie e superiori del territorio, scuole per l’educazione degli adulti, associazioni territoriali, progetti a favore dell’infanzia e l’adolescenza etc. Inoltre partecipa attivamente ad alcune reti territoriali e nazionali che coinvolgono le strutture che lavorano con i minori a rischio: Unione delle comunità di Roma e del Lazio, Coordinamento Romano per i minori stranieri non accompagnati, Coordinamento nazionale comunità per minori (C.N.C.M) Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza (C.N.C.A).
STRUTTURA ORGANIZZATIVA Le tre equipe di Colombi sono indipendenti e separate. lavorano secondo una modalità di lavoro condivisa ed integrata e si avvale delle competenze professionali di psicoterapeuti, psicologi ed educatori professionali. Sono composte da un responsabile, un coordinatore, operatori in numero variabile, un supervisore.
CONTATTI E PROCEDURE PER L'ACCESSO Il Servizio si trova in via dei Colombi 190, 00169 Roma Per informazioni sugli ingressi contattare la struttura. Tel. GA2: 3483038736 - GA5: 3202783938
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