URBE
network urbano per il contrasto alla povertÃ
IL PROGETTO È CONCLUSO
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Il progetto URBE si rivolge ai minori dell’intero territorio di Roma Capitale, provenienti da situazioni di estrema povertà segnalati dai municipi, minori stranieri non accompagnati inseriti in strutture residenziali, minori nomadi e minori coinvolti nel circuito penale. Elemento costituente del progetto è l’erogazione del “pacchetto di cura”, ovvero l’assegnazione di beni o servizi utili a contrastare, laddove possibile, le cause relative alla condizione di povertà ed i potenziali fattori di rischio legati ad un ulteriore impoverimento. L’individuazione dei contenuti del pacchetto di cura risulta dunque fondamentale. Esso deve essere congruo con quelle che sono le problematiche e le risorse del minore preso in carico (e del suo nucleo familiare, se presente), e funzionale per contribuire all’uscita dalla situazione di emarginazione. Deve quindi essere profondamente compreso e condiviso in primo luogo dal destinatario, ma anche dalla sua rete sociale, e mirare all’acquisizione di competenze in direzione dell’autonomia. Uno dei primi criteri che viene seguito per l’erogazione del pacchetto di cura è quello di prendere in carico dei casi dove si evinca una effettiva possibilità evolutiva: grande rilevanza viene data per tale ragione alla lettura ed all’analisi della condizione di povertà in cui versa il minore, cercando di comprendere come questa possa essere un ostacolo per il suo sviluppo; successivamente si pensano degli interventi congrui con quelle che sono le sue problematiche e le sue risorse. APPROFONDISCI NOME DEL PROGETTO URBE-network urbano per il contrasto alla povertà DESTINATARI Minori italiani e minori non accompagnati stranieri che vivono in situazioni di povertà e povertà estrema MODALITA DI FINANZIAMENTO Finanziato dall’Ente Regione Lazio – Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport. Il progetto è in partenariato con le Cooperative Il Cammino (capofila), Parsec, Ermes ed Eureka I. Il progetto è operativo da agosto 2014 e si concluderà ad agosto 2015. TERRITORIO DI INTERVENTO Città di Roma Capitale BREVE STORIA Alla luce dei nuovi cambiamenti nel sistema sociale ed economico in Italia che evidenziano come oggi il rischio di cadere in povertà sia molto forte, il progetto va ad implementare la risposta che la Parsec Cooperativa offre alle persone con maggiore fragilità sociale. Su un piano di maggiore complessità è importante confrontare i diversi fattori che portano all’esclusione, attraverso il riferimento al concetto di “fragilità sociale”, come condizione che in caso di “difficoltà impreviste o improvvise”, fa scivolare verso percorsi progressivi di impoverimento economico e relazionale, fino a compromettere in modo irreversibile le personali capacità di inserimento sociale e di sopravvivenza fisica e mentale. Concetti come quello di fragilità o disagio ci consentono di avere un approccio più dinamico alla povertà, consentendoci di guardare agli interventi in un’ottica non solo riparatoria delle emergenze sociali, ma anche, in qualche modo, proattiva, nella costruzione di una rete di sostegno e di un empowerment del singolo soggetto. OBIETTIVI Obiettivo generale è l’articolazione di percorsi utili allo svincolo dalla situazione di povertà. Il progetto intende erogare complessivamente almeno 42 pacchetti di cura (del valore massimo di 2.000,00 euro ciascuno). Obiettivi a breve termine: • Contatti ed attivazione di rapporti con le reti legate al singolo utente; • Presa in carico ed inserimento nel progetto delle famiglie dei destinatari; • Attivazione di percorsi virtuosi per i minori individuati; • Promozione della dignità del minore; • Sostegno ai processi di integrazione ed inclusione sociale. • Obiettivi a lungo termine • Uscita dalla situazione emergenziale di povertà; • Ripresa percorsi scolastici e lavorativi; • Acquisizione competenze specifiche; • Uscita da percorsi di istituzionalizzazione; • Esito positivo della misura di messa alla prova (art 28, DPR 448/88); • Riduzione della marginalità sociale, della fragilità psicologica e dei comportamenti devianti. Altro obiettivo, parallelo alla presa in carico, è quello di indagare e cercare di comprendere, limitatamente al territorio di Roma Capitale, le caratteristiche della povertà minorile, ovvero descrivere alcuni casi in carico ai servizi pubblici, definendoli in base alla gravità degli stessi e alle diverse possibili tipologie di interventi di contrasto messi in atto. METODOLOGIA DI INTERVENTO - contatti con gli enti invianti e raccolta dati organizzati in forma di scheda di assessment; - colloqui individuali con la persona inviata per l’analisi del bisogno e la spiegazione del progetto in merito alle opportunità disponibili (previsti 1/3 colloqui); - somministrazione di un questionario conoscitivo della situazione della persona (allegato 2); - gestione di un database dei servizi offerti sia dal progetto che dalla rete già esistente; - monitoraggio delle segnalazioni; - individuazione del tutor; - elaborazione del progetto individualizzato; - individuazione del pacchetto di cura per un massimo di 2.000,00 €; - gestione contatti con le macro azioni del progetto; - riunioni di èquipe; - èquipe di monitoraggio con il tutor; - riunioni di rete per mantenere un flusso stabile di interscambio metodologico ed informativo con l’insieme delle strutture coinvolte nella rete, al fine di costruire alleanze concrete nei singoli progetti individualizzati, definire ruoli e funzioni di ciascun soggetto e costruire e rafforzare un metodo di lavoro condiviso. STRUMENTI E ATTIVITÀ Figura centrale del progetto e della presa in carico è il tutor. Il suo compito è sostenere e monitorare il progetto individualizzato e verificare lo stato di raggiungimento degli obiettivi, ponendo anche particolare attenzione alla cura verso la rete preesistente e la progettualità già in atto, con l’obiettivo di realizzare interventi condivisi, coerenti e misurabili. Oltre al lavoro di accompagnamento, sono previsti anche interventi di follow up con l’utente e con i servizi. Le funzioni del tutor: - promuovere il collegamento tra la cabina di regia e i servizi implementati dal progetto; - facilitare la fruizione dei servizi del progetto e delle risorse territoriali già presenti; - facilitare la creazione di condizioni che promuovano l’uscita dallo stato di povertà; - stimolare la riflessione continua sui bisogni della persona in carico; - facilitare la creazione di condizioni che promuovono l’autonomia; - fungere da trait d’union nella globalità del progetto RETE E TERRITORIO Le attività sono gestite congiuntamente dalle Cooperative Il Cammino, Parsec, Ermes ed Eureka I. Il Progetto lavora in stretta collaborazione con i Municipi di Roma Capitale, con il Dipartimento Promozione Servizi Sociali, Sussidiarietà e Salute U.O. Minorie con il Centro Giustizia Minorile della Regione Lazio. Tale collaborazione ha l’obiettivo di intercettare al meglio i bisogni dei minori seguiti da questi servizi e condividere i criteri di erogazione dei pacchetti di cura previsti. Altri partners del progetto sono le varie realtà che operano nei diversi territori nella presa i carico di minori in difficoltà, quali strutture residenziali, interventi di sostegno ed accompagnamento. CONTATTI E PROCEDURE PER L'ACCESSO Per informazioni contattare la struttura. Tel. 0686209991 e chiedere della responsabile del progetto Dott.ssa Daniela Recchia STRUTTURA ORGANIZZATIVA Il Progetto è gestito da un’ATS composta dalle Cooperative Il Cammino, Parsec, Eureka I e Ermes e dall’Associazione ASIS. Sono presenti un referente di progetto, un responsabile, un responsabile del monitoraggio e della valutazione, e i tutor individuati dagli organismi, in numero sufficiente alla presa in carico delle persone segnalate; tutto lo staff si riunisce periodicamente per confrontarsi sull’andamento del progetto, le linee di intervento, gli strumenti di rilevazione, le criticità emerse. VALUTAZIONE Al fine di misurare gli esiti del progetto, in un’ottica più sistemica, ci si occuperà sia di valutare ogni singolo intervento di ogni azione specifica, che la globalità dell’intervento, per poter leggere quanto le attività abbiano potuto migliorare le condizioni della popolazione target. Pertanto il modello di valutazione impiegato si situa su due livelli tra loro correlati: il primo andrà a misurare un cambiamento nella popolazione target al momento dell’ingresso e al momento dell’uscita dal progetto, mentre il secondo misurerà cambiamenti che il progetto ha portato nel sistema di welfare cittadino. |
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