Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al centro-nord
Diritti in Agricoltura attraverso approcci Multistakeholder e Multidisciplinari per l'Integrazione e il Lavoro giusto

Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al centro-nord

Il Progetto Diagrammi di Legalità al centro Nord - Diritti in Agricoltura attraverso approcci Multistakeholder e Multidisciplinari per l'Integrazione e il Lavoro giusto - finanziato dal Ministero del Lavoro, all'interno dell'Avviso 1/2019 - è volto a contrastare il fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e del lavoro irregolare in agricoltura attraverso la realizzazione di un'azione di sistema regionale e interregionale mirata alla prevenzione del fenomeno, all'assistenza, integrazione ed accompagnamento al lavoro regolare delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento.

Prevede interventi integrati rivolti alle persone migranti vittime di sfruttamento in agricoltura ed è realizzato in otto regioni del centro-Nord Italia (Marche, Umbria, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte), attraverso un'ampia e ricca partnership che mette insieme saperi integrati.

Obiettivo principale del progetto è quello di  provare a costruire un percorso che abbia al centro la attraverso interventi integrati ed armonici che, a partire dall'emersione dallo sfruttamento, vadano nella direzione di una piena integrazione proponendo percorsi volti a migliorare le condizioni di occupabilità dei destinatari attraverso l'implementazione di misure  dedicate di  empowerment e di accompagnamento all'inclusione attiva, finalizzate ad un  inserimento regolare nel mercato del lavoro e a favorire l'autonomia sociale, abitativa e lavorativa.

 

APPROFONDISCI

 

 

Denominazione

Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al centro-nord - Diritti in Agricoltura attraverso Approcci Multistakeholders e Multidisciplinari per l'Integrazione e il Lavoro giusto

 

DESTINATARI

Cittadini di paesi terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento e caporalato in agricoltura

 

MODALITA DI FINANZIAMENTO

Ente finanziatore: Ministero del Lavoro, Fondo Asilo  Migrazione e Integrazione 2014 - 2020

Ente promotore: NOVA Onlus Consorzio di cooperative Sociali Società Cooperativa Sociale

Riferimenti di Legge: L. 199/2016 sul caporalato, art. 18 D.Lgs. 286/98

 

TERRITORIO DI INTERVENTO

Regione Lazio

 

BREVE STORIA

Parsec inizia ad occuparsi del tema della tratta a partire dal 1999 grazie ai finanziamenti dei progetti art. 18 erogati al Comune di Roma dal Dipartimento per le Pari Opportunità nell'ambito del Programma di assistenza e integrazione sociale a favore di donne e minori vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale previsto dal D.lgs. 286/98.

A partire dal 2006, tuttavia, ci si rivolge in maniera specifica al grave sfruttamento lavorativo con il Progetto "Right Job".  Nato come progetto sperimentale nell'ambito dei progetti art.18 D.Lgs 286/98 finanziati dal Dipartimento per le Pari Opportunità, il Progetto "Right Job" ha esteso negli anni le sue attività dalla sola realtà romana anche alle altre province del Lazio.

Il progetto ha attivato un'approfondita ricerca sul fenomeno a Roma e nelle altre province del Lazio, coinvolgendo tutti gli attori locali in un lavoro che è di mappatura, conoscenza, sensibilizzazione e formazione mantenendo, allo stesso tempo, un'attenzione particolare all'emersione e alla presa in carico delle vittime.

L'esperienza del Progetto "Right Job si chiude nel 2011 ma le attività proseguono in continuità grazie ai Progetti "Fuori giogo" e "Si tratta di me" dal 2011 al 2016, al Progetto Rete Antitratta Lazio a partire da settembre 2016, al progetto Piano Regionale Antitratta Lazio, attualmente in corso di realizzazione.

 

 

OBIETTIVI

Obiettivo generale del progetto è contrastare il fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e del lavoro irregolare in agricoltura attraverso la realizzazione di un'azione di sistema interregionale mirata alla prevenzione del fenomeno, all'assistenza, integrazione ed accompagnamento al lavoro regolare delle vittime o potenziali tali di sfruttamento.

Obiettivi specifici del progetto sono:

 

-       Capacity building:  attivazione di reti multidisciplinari, multistakeholders e multilivello che vedono il coinvolgimento dei principali attori, istituzionali e non, nella costituzione di una rete territoriale che ha il duplice obiettivo del contrasto alle forme di sfruttamento e caporalato in agricoltura e della protezione delle vittime di tale reato;

-       Per i destinatari: Interventi emersivi di prossimità mirati all'intercettazione del fenomeno e all'emersione delle potenziali vittime;

Attivazione di sportelli territoriali, realizzati da equipe costituite da operatori sociali esperti, mediatori e consulenti legali,  finalizzati ad accompagnare le persone, vittime di sfruttamento e/o caporalato, in un percorso di affrancamento da tali condizioni lavorative e avviarle ad un progetto personalizzato di secondo livello, integrato e multidimensionale teso a favorirne l'empowerment e l'autonomia;

Misure di supporto all'inserimento lavorativo regolare: Azioni volte a migliorare le condizioni di occupabilità dei destinatari attraverso l'implementazione di misure  dedicate di  empowerment e di accompagnamento all'inclusione attiva, finalizzate ad un  inserimento regolare nel mercato del lavoro e a favorire l'autonomia sociale, abitativa, lavorativa;

-     Attività di engagement e capacity building del sistema imprenditoriale - Coinvolgimento delle imprese attraverso incontri informativi e di sensibilizzazione e organizzazione di tavoli interistituzionali tra la PPAA e imprese.

 

 

Metodologie di intervento

-         Multidisciplinarietà degli interventi (case management) - In risposta alla complessità e alla multifattorialità dei bisogni dei destinatari,si prevede un'équipe d ilavoro dove siano presenti diverse professionalità, in grado di strutturare risposte multi-assiali;

-         Networking e approccio multistakeholders -  Tale opzione consente di qualificare la rete delle competenze dei diversi operatori coinvolti nella prevenzione e contrasto dello sfruttamento lavorativo, mobilitando gli attori pubblici e privati che possono, a vario titolo,contribuire al perseguimento degli obiettivi definiti;

-         Prospettiva di prossimità - attraverso l'attivazione di Punti di Accesso ai Servizi di emersione e di unità mobili in grado di intercettare i destinatari nei loro luoghi e tempi di vita e di lavoro.

-         Sistema unitario di interventi di contrasto al caporalato, coniugando misure di vigilanza-controllo, di prevenzione del fenomeno e di accompagnamento all'emersione dei destinatari.

-         Centralità della persona: sono i servizi che si adattano alle differenti esigenze dei cittadini e non viceversa. Nel percorso di emersione si intende riconoscere la centralità della persona, con i suoi diritti e le sue esigenze, coinvolgendo i destinatari dell'intervento in maniera attiva durante tutte le fasi del percorso.

-         Progettazione individualizzata: attraverso la costruzione di piani di azione personalizzati,olistici e flessibili, si intende orientare l'attuazione delle policies, identificando il percorso ottimale per il singolo soggetto e regolandone l'accesso alla fruizione dei servizi.

 

 

STRUMENTI E Attività

Il servizio offre:

-           interventi di capacity building intesi a comprendere innanzitutto la dimensione del fenomeno, le pratiche implementate, le criticità evidenti, gli attori istituzionali, ed altresì le imprese agricole, da coinvolgere per la strutturazione di Tavoli Interistituzionali, di Piani di Azione Locale e di Protocolli per costruire interventi positivi e performanti a favore dei beneficiari del progetto;

-           interventi emersivi di prossimità - Le azioni di outreach sono realizzate principalmente nelle province di Roma e Latina dove il settore dell'agricoltura è significativamente presente. L'attività è volta al primo contatto con vittime o potenziali vittime di sfruttamento in  agricoltura e all'attivazione reti multiagency per l'emersione (con azioni di orientamento, attivazione di programmi di protezione sociale per vittime di tratta e grave sfruttamento, tutela legale, integrazione linguistica e civica, iniziative di supporto all'autonomia abitativa e servizi di trasporto per i beneficiari del progetto);

-           misure di supporto all'inserimento lavorativo regolare, attraverso l'attivazione di bilanci di competenze, sviluppo di progetti individualizzati di accompagnamento all'autonomia, azioni di informazione sul mercato del lavoro, sulle opportunità di formazione ed occupazione, laboratori  per lo sviluppo delle competenze dei destinatari, acquisizioni di competenze spendibili nel settore agricolo, laboratori di sostegno all'imprenditività nel settore agricolo, con realizzazione di percorsi di inserimento lavorativi per i destinatari del progetto; 

-           interventi per il supporto all'adesione alla rete del lavoro agricolo di qualità, con azioni di informazione e formazione per adesione alla rete del lavoro agricolo di qualità, supporto alla elaborazione di piani operativi aziendali, utilizzo delle opportunità per le imprese agricole, realizzazione di azioni pilota nel campo dell'agricoltura sociale innovativa

 

 

Rete e territorio

Il progetto insiste su otto regioni del centro-Nord Italia (Marche, Umbria, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte).

La Cooperativa Parsec coordina gli interventi attivati sul territorio della Regione Lazio.

Il partenariato locale è composto da:

 

-         Associazione Generale delle Cooperative Italiane

-         TERRA! ONLUS

-         Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

-         Fondazione Metes

-         Federazione Lavoratori dell'Agroindustria (FLAI)

-         Patronato INCA CGIL

-         Associazione Parsec - Ricerca ed interventi sociali

-         Parsec Agri Cultura Società Cooperativa Sociale Agricola

-         Centro ADIR

 

Uno degli obiettivi del progetto è la creazione di una cultura diffusa sul problema del grave sfruttamento lavorativo e del Caporalato, dell'estensione del fenomeno, delle sue implicazioni per la società tutta, della conoscenza degli strumenti a tutela delle vittime. In questo senso il punto di forza del Progetto è l'attivazione di forme di conoscenza reciproca, di networking, di scambio con una serie molto ampia di servizi, istituzionali e non.

 

 

Struttura organizzativa

L'equipe del progetto è multidisciplinare ed è composta da psicologi, assistenti sociali, educatori, mediatori linguistico-culturali, avvocati con comprovata esperienza.

 

Contatti 

Telefono: 331.7478346/331.7478596

e-mail: parsec.diagrammi@gmail.com

           lazio@diagrammi.org

 

 

 

 

 

 

 

LE NOSTRE AREE D'INTERVENTO

  • Dipendenze
  • Prostituzione e tratta
  • Prevenzione e giovani

Sistema di Gestione della Qualità UNI EN ISO 9001:2008

Sistema di Gestione della Qualità UNI EN ISO 9001:2015