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Sogni e conflitti
mediazione sociale e sicurezza urbana partecipata per una città (che) si-cura
La mediazione sociale non è interpretabile come un insieme di tecniche per risolvere specifici conflitti, ma come un approccio adatto all’individuazione ed a una lettura condivisa degli stessi. Un progetto di mediazione sociale, pertanto, ha una funzione generativa: attivare un processo sociale in grado di agire nei contesti locali al fine di ricomporre dal basso e favorire tra i cittadini, la ricerca di una gestione creativa e non violenta dei conflitti. Il progetto “Mediazione Sociale” – presentato in questo volume – lavorando nel trasformare la domanda di sicurezza in una di partecipazione e di mutuo aiuto nella gestione delle criticità locali, mette in evidenza quanta ricchezza di risorse e potenzialità inespresse, i cittadini della cosiddetta periferia o “quartieri in crisi”, siano disposti a mettere in gioco quando si creano nei territori le condizioni per una partecipazione basata su regole condivise, progettazione comune e soprattutto su legami di fiducia. Lavorare sui fattori protettivi, tenendo sullo sfondo quelli di rischio, vuol dire alimentare coesione sociale e maggiore senso di appartenenza ai luoghi abitati. Ciò contribuisce a ridimensionare il senso di insicurezza e la paura, a favore di processi inclusivi e di una maggiore qualità della vita sociale.
A cura di Leonardo Carocci, sociologo, responsabile dell’area mediazione sociale e sicurezza urbana della Parsec Cooperativa Sociale. Antonio Antolini, educatore professionale, responsabile dei progetti di mediazione sociale e sicurezza urbana nel territorio di Roma. Edito da EGA Editore
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